Cicerone
Cosa c’è nel tuo giardino? Osservalo, nel dettaglio, lungo l’arco delle stagioni, e saprai se è finto oppure naturale. Io mi adopero per il giardino in cui lo sviluppo della vegetazione sia possibilmente spontaneo, costituito da specie indigene, che mostri molte strutture, quali mucchi di pietre e rami per la fauna, in cui i pesticidi sono banditi.
È la premessa perché sia ricco di forme, colori, odori, suoni, e ospiti molte specie. Sostengo i prati fioriti, le siepi, le alberature, i cespugli, le erbe perenni, l’orto, il frutteto tradizionale.
Ci vuole, il giardino naturale. È sorprendente quante piante e quanti animali vivano attorno a complessi abitativi e villette, stabili aziendali, industrie e scuole, premesse condizioni sufficientemente naturali. Dati alla mano, il giardino naturale contribuisce alla sopravvivenza delle specie, quando per la biodiversità è allarme rosso e su di noi si allungano ombre poco promettenti.
La distruzione del clima è una realtà. Il caldo urla, le nostre città sono calde e saranno roventi, i periodi di siccità si inaspriscono. La nostra salute ne soffre. L’ombra degli alberi è vieppiù importante. Ci vuole natura sulla porta di casa; migliora il clima locale. Per questo e non solo per questo è importante per lo stato psicofisico della popolazione.
Il giardino naturale ha un’anima. Rispecchia la personalità di chi lo cura, è il risultato dell’atteggiamento rilassato di chi conosce la sottile arte del fare poco. La gioia di stare in un giardino spontaneo! Il piacere si mostra a volto scoperto. Conviviale, famigliare, riposante, un rifugio, un posto segreto, fino a luogo sacrale.
Il grande ostacolo: la mentalità. Molti ancora pensano che il giardino naturale sia disordine, mancanza di cura. Si vuole il “pulito”, il prato strigliato, il giardino divoratore di energia, e oltretutto costoso. È necessario informare, mostrare esempi di buona pratica.
La Fondazione Natura & Economia, di cui sono il responsabile per la Svizzera italiana, sostiene i proprietari di aree verdi gestite in chiave naturalistica, si adopera per il verde all’interno delle aree edificate, nei settori industriale e artigianale, commerciale, dei complessi abitativi, dei giardini privati e delle scuole. Riconosciuta dall’Ufficio federale dell’ambiente, è in Svizzera la maggiore organizzazione in questo campo. Per informazioni www.naturaeeconomia.ch.
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